Amaltea Rosato Frizzante – Carputo vini
Amaltea Rosato frizzante o Campania piedirosso rosato
STORIA DEL VINO ROSATO
Secondo una leggenda, il vino rosato nasce casualmente in un piccolo villaggio del veronese per opera di un prete piuttosto furbo.
Il prete, infatti, disponeva di un orto dove poter coltivare la vite, producendo il vino necessario per la celebrazione della messa, e le verdure con le quali cibarsi. In realtà, il curato, trascurando completamente il proprio orto, si affidava esclusivamente alla generosità dei fedeli, i quali erano soliti donare notevoli quantità di vino una volta ultimata la vendemmia, oltre a frutta e verdura; finché, un giorno … i compaesani, stanchi della sua pigrizia, decisero di donare quantitativi inferiori di vino e cibo.
Per recuperare il vino da utilizzare nel corso della messa, il prete si intrufolò nella cantina del villaggio, perforò una delle botti e raccolse, in un recipiente, il liquido. Le vinacce erano rimaste a contatto con il mosto solo per poche ore e il vino, non avendo ancora iniziato la fermentazione, presentava un colore rosato.
L’inganno fu scoperto, ma l’estrazione del vino in una fase di non completa maturazione, stimolò la creatività dei viticoltori del villaggio che iniziarono a produrre il vino rosato.
Secondo gli studiosi, invece, il rosato nasce in Francia, dove ancora oggi gode di una considerazione tale da rappresentare il vino di Natale per eccellenza. Nel corso del XX secolo, i metodi di produzione di questo vino si diffusero in Italia, tanto che la cantina Leone De Castris, già nel 1925, iniziò a commercializzare il suo rosato.